Per quanto riguarda il giudizio su Menon non concordo su tutto, anche se gli riconosco intelligenza e capacità di stupire e stimolare. Come insegnante era una nullità, parlava per chi era in grado di seguirlo, non era capace di motivare gli altri e non aveva alcun rispetto per le persone; operava con una certa brutalità, divertendosi a mettere a disagio le persone. Questa è la cosa che maggiormente ricordo di lui, insieme ad alcuni stimoli culturali cui hai fatto cenno. Per la maturità io ho chiesto ai miei di mandarmi a lezione di filosofia perché mi sentivo impreparata, non certo perchè non avessi studiato.

(19 novembre 2011)

Gina M.

Gian Giacomo Menon nacque nel 1910 a Medea (Gorizia), allora territorio austriaco. Dal 1937 all’anno della morte (2000) ha vissuto e insegnato a Udine.
Pensiero individualista, solipsista, pragmatista, sostenitore della isostenia dei logoi, definiva così i suoi «segnali di vita»: casualità, nudità, paura.

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