Solitudine di Villon

Si sospende il nostro cuore
alla voce della campana
antica, nella sera malsana:
bestemmie, lacrime, orrore.

Danzano gli impiccati
nella tristezza del vento:
i ricordi dei peccati
adesso danno tormento.

E noi siamo soli
perché ella non c’è,
nessuno che ci consoli

in queste assurde pene.
Diteci almeno perché
ella non viene.

Gian Giacomo Menon nacque nel 1910 a Medea (Gorizia), allora territorio austriaco. Dal 1937 all’anno della morte (2000) ha vissuto e insegnato a Udine.
Pensiero individualista, solipsista, pragmatista, sostenitore della isostenia dei logoi, definiva così i suoi «segnali di vita»: casualità, nudità, paura.

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