come potè l’errore della terra lo scinchi la sus-
surrata bestemmia il gallo strozzato alla nascita
e l’alba sguarnita e i caduchi banausi che vanno con
rotti carretti e i cani azzoppati che trotterellano
intorno un guaire flebile la balorda menzogna quei
banausi padroni di topi mercati del pelo ed ahi l’in-
cantesimo vati filosofi suonatori di piffero ahi che
erano parole vaganti adamo del ponte sguarnito ed
ahi tucio del narr tu che incantavi il tuo piccolo
topo

Gian Giacomo Menon nacque nel 1910 a Medea (Gorizia), allora territorio austriaco. Dal 1937 all’anno della morte (2000) ha vissuto e insegnato a Udine.
Pensiero individualista, solipsista, pragmatista, sostenitore della isostenia dei logoi, definiva così i suoi «segnali di vita»: casualità, nudità, paura.

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